Lago d’Iseo: dopo Christo, ecco le “mani” di Lorenzo Quinn in difesa della Terra

L’artista famoso nel mondo per le sue gigantesche mani scolpite e le sue opere in difesa dell’ambiente realizzerà una grande installazione sull’acqua a Sulzano, in provincia di Brescia. Già teatro della straordinaria opera di Christo, nel 2o16, il lago vedrà questa volta due enormi mani emergere dall’acqua e sorreggere il mondo. Un’immagine del potere dell’umanità di salvare, o distruggere, il pianeta, con una passerella che permetterà di camminare sull’acqua. Scopri il nuovo progetto.

Your World è un messaggio in difesa dell’ambiente. Le grandi mani che emergono dall’acqua simboleggiano il potere dell’umanità di salvare, o distruggere la Madre Terra. Un pianeta dove i continenti potrebbero essere coperti di verde e natura. Per il territorio del lago, l’opera sarà anche monumento alla rinascita, “abbiamo bisogno più che mai di bellezza, di positività, di rilancio per uscire dalla crisi causata dalla pandemia”, ha commentato Paola Pezzotti, sindaco di Sulzano, confermando l’intenzione di lavorare al progetto di Quinn nel 2021, per fare in modo che diventi realtà nel 2022.

Chi non ricorda le mani di Venezia? Due giganteschi arti che uscivano dall’acqua per sostenere un antico palazzo affacciato sul Canal Grande? Un’opera diventata iconica dello scultore Lorenzo Quinn che ora torna protagonista con un progetto per il Lago d’Iseo. Dopo la straordinaria installazione di Christo, The Floating Piers, del 2016, un altro intervento d’arte permetterà di camminare sulle acque del lago, dal quale spunteranno due grandi mani che sorreggono il mondo.

Your World: la nuova installazione di Lorenzo Quinn sul Lago di Iseo

Your World è il titolo del progetto che sorgerà di fronte alle rive di Sulzano, in provincia di Brescia, nel corso del 2022. È stato l’artista stesso (che è nato a Roma ed è figlio dell’attore Anthony Quinn) ad annunciare il nuovo lavoro per lo scenario del lago e a mostrare l’idea dell’opera con un video pubblicato sui social. Dai rendering, si coglie subito il legame con la celebre installazione veneziana: Support, realizzata nel 2017.

Allora le mani che emergevano dal canale per sostenere la facciata dell’Hotel Ca’ Sagredo simboleggiavano il precario equilibrio di Venezia, minacciata dai cambiamenti climatici e dal degrado. Adesso, il discorso si allarga al mondo intero. È il pianeta Terra ad essere sorretto da due mani monumentali che escono dal lago: un pianeta dove tutti continenti appaiono verdi, coperti di natura e foresta.

“È come se quelle stesse mani installate a Venezia nuotassero raggiungendo il Lago d’Iseo. Questa volta per sostenere il mondo. Il Nostro mondo. Un mondo che si trova nelle nostre mani, nelle mani di ognuno di noi, e non possiamo quindi permetterci di vacillare e lasciarlo affondare”, ha spiegato l’artista.

“La plastica che produciamo in ingenti quantità sta soffocando il pianeta in cui viviamo. Dobbiamo ridurne il consumo ed iniziare a riciclare”. Un appello che si tradurrà in un costo simbolico per accedere all’installazione sul lago: ai visitatori sarà richiesto di consegnare una bottiglia di plastica. In cambio, si riceverà un seme da piantare: “dalla morte alla vita”.